"Presi la bottiglia ed andai in camera mia. Mi spogliai tenni le mutande ed andai a letto: era un gran casino. La gente si aggrappava ciecamente a tutto quello che trovava: comunismo, macrobiotica, zen, surf, ballo, ipnotismo, terapie di gruppo, orge, ciclismo, erbe aromatiche, cattolicesimo, sollevamento pesi, viaggi, solitudine, dieta vegetariana, India, pittura, scultura, composizione, direzione d'orchestra, campeggio, yoga, copula, gioco d'azzardo, alcool, ozio, gelato allo yoghurt, Beethoven, Bach, Budda, Cristo, meditazione trascendentale, succo di carota, suicidio, vestiti fatti a mano, viaggi aerei, New York City, e poi tutte queste cose sfumavano e non restava niente."

Charles Bukowski

lunedì 9 marzo 2009

Sole spento

Di giorno lezione, studio, esami. Nel restante tempo la morosa. Di sera qualche allenamento. Di notte studio e sonno. Poi gli amici, gli altri. E io? Dove sono io in tutto questo? Trascurato da me stesso: niente di più imbarazzante a pensarci bene. Vi siete mai chiesti quando arriverà il momento per la vostra rivoluzione che sognate ogni giorno ad occhi aperti? Non ditemi che non sognate rivoluzioni: non ci credo. Chissà se qualcuno ha mai rivoluzionato la propria vita, mi piacerebbe conoscerlo, mi piacerebbe sapere com'è andata a finire e se ne è valsa la pena: penso di sì, spero di no. Tristi riflessioni alla fine di un altro giorno andato come gli altri giorni.

"Ci sono giorni in cui mi sveglio spento,
e tutto sommato provo a starci dentro,
nella mia stanza aspetto il mio momento.
Sono qui, aspetterò.
Io, aspetterò."

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